Guida alla Via Ghibellina.
La Via Ghibellina è una via storica non un tracciato inventato a tavolino. Le indagini storiografiche sono tutt’ora in corso soprattutto per stabilirne le origini. Epoca romana o precedente? Quello che è certo, invece, è l’esistenza di questa via in epoca medievale e della sua funzione di collegamento tra Firenze e i territori del Casentino dove innumerevoli erano i possedimenti dei Conti Guidi a presidiare colline e valli dall’interno delle mura dei loro castelli di pietra. Il quartier generale dei Guidi era Poppi a circa 60 Km da Firenze, due o tre giorni di viaggio a piedi probabilmente. La Via Ghibellina o dei Conti Guidi era conosciuta anche perché collegava Firenze all’abbazia di Vallombrosa che, durante il medioevo, continuò ad incrementare il proprio potere non solo spirituale ma anche politico-economico.
Ne parla anche l’Ariosto di Vallombrosa:
Vallombrosa
Ariosto, “Orlando Furioso”, Canto XXII
Così fu nominata una badia
Ricca e bella ne men religiosa
E cortese a chiunque vi venia,

La Via Ghibellina nella storia
L’importanza della Via Ghibellina è testimoniata anche dalla presenza, in epoca medievale, di numerose strutture per l’accoglienza di viandanti, mercanti e pellegrini: Spedale del Bigallo, Spedale del Convento di Santa Maria a Casignano, due ospitali a Rignano sull’Arno di cui uno dedicato a San Giacomo, quello di Vallombrosa ovviamente e, per finire, i due ospitali di Montemignaio e l’abbazia di Strumi.
La Via Ghibellina fu probabilmente percorsa anche da Dante Alighieri quando fu ospitato dai Conti Guidi , nel 1310, nel castello di Poppi. Ci restò quasi un anno e si dice che qui abbia composto il XXXIII canto dell’Inferno della Divina Commedia.

Non andrei oltre con le nozioni storiografiche. La Comunità Toscana “Il Pellegrino”, che si occupa della cura del percorso, ha collaborato con numerosi ricercatori per fare luce sulle origini di questa via e per inserirla all’interno di una cornice storica che le dia il valore che si merita. Le ricerche storiografiche e altre informazioni sul percorso posso essere trovate all’interno della GUIDA creata dalla Comunità Toscana “Il Pellegrino” il cui link è in fondo alla pagina.
VIA GHIBELLINA OGGI
Io e Valeria abbiamo percorso la Via Ghibellina nel giugno 2019. Siamo partiti da Firenze e siamo arrivati a La Verna dove poi abbiamo seguito la Via di Francesco fino ad Assisi.
La Via Ghibellina è perfettamente segnalata con frecce arancioni ed è impossibile perdersi. Abbiamo organizzato i pernottamenti grazie alla guida della Comunità Toscana il “Pellegrino” chiamando e mandando mail alle ospitalità qualche giorno prima.

La Via Ghibellina, il percorso
Abbiamo percorso la Via Ghibellina in tre giorni sottovalutando i dislivelli che sono parecchio impegnativi. Poco dopo Firenze si è sugli Appennini e si procede, tra salite e discese costanti, per superare colli, passi e piccoli monti. Abbiamo camminato e faticato molto. Troppo. Il consiglio, per chi non è molto allenato, è di percorrerla in quattro comodi giorni.
E’ un percorso spettacolare. Usciti da Firenze, dopo aver costeggiato l’Arno, si inizia a salire per qualche chilometro su asfalto. Poi si entra nel bosco e ci si rimane. Stiamo parlando di Appennino Toscano e di luoghi tra i più belli d’Italia. I borghi poi… Poppi, Rignano, Bibbiena, Strada in Casentino e Vallombrosa. Che meraviglia! Una bellezza che vale tutta la fatica.

Valorizzare, tutelare, promuovere
La Via Ghibellina ha un problema: rischia di essere dimenticata, ha necessità di essere sostenuta, finanziata, curata adeguatamente. A livello istituzionale. A parte qualche associazione, che si da da fare in modo quasi volontario, e qualche ordine religioso, l’impressione è che non ci sia una governance. La Via Ghibellina è selvaggia e difficile e si regge sull’opera volontaria di pochi che non può durare per sempre. Nelle accoglienze in cui siamo stati, ci dicevano che all’incirca passano due camminatori a settimana. Qualche volta, arrivano escursionisti in gruppo. Forse anche questo è uno dei pregi di questo percorso, le solitudini. Purché non si trasformino in oblio. Serve che amministrazioni locali e istituzioni finanzino, valorizzino, comunichino e promuovano la Via Ghibellina!
LOCALITA’ E OSPITALITA’ SULLA VIA GHIBELLINA
Per il nostro cammino, abbiamo utilizzato le informazioni trovate sulla guida alla Via Ghibellina creata dalla Comunità Toscana “Il Pellegrino”, soprattutto queste due preziose tabelle:


TRACCE GPS
Abbiamo creato le tracce GPS del nostro percorso di 3 giorni sulla Via Ghibellina. Si trovano, linkate qui sotto, su Wikiloc.
Il consiglio è quello di dividere il cammino in 4 giorni, se non si è ben allenati, e portare con sé scorta d’acqua e cibo per la giornata.
I DIARI DI VIAGGIO
Come in ognuno dei nostri cammini, abbiamo tenuto un diario di viaggio. Questi i nostri racconti, giorno per giorno, sulla Via Ghibellina:
Diario di Daniele:
Diario di Valeria:
Leggi anche gli altri Diari di Viaggio in Cammino
GUIDA ALLA VIA GHIBELLINA
Qui sotto la guida alla Via Ghibellina comprensiva di indagini storiografiche e racconti storici. La guida è stata realizzata dalla Comunità Toscana “Il Pellegrino”.

Daniele Ceddia
Autore
Mi occupo di educazione. Nel tempo libero scrivo e cammino. Mi piacciono le pause, la cucina, le storie e i silenzi della natura.
Il curriculum dei miei passi
Veramente bella questa Via. Vediamo se riusciamo a fare il tratto di tre giorni nel prossimo anno… vi chiederò un pò di info. Saluti…
Disponibile per le info 😀 Spero di potertele dare in tempi più rapidi di quelli con rispondo a questo messaggio 😀 Ti lascio la mail daniele@unapasseggiata.org
Gentile Daniele,
Vorremmo segnalare la nostra struttura a Vallombrosa:
Hotel Rifugio La Foresta
Via San Giovanni Gualberto, 2
50066 – Vallombrosa – Reggello (Fi)
Tel: 055 8022158
hotelrifugiolaforesta.com
L’Hotel Rifugio La Foresta di Vallombrosa, immerso nel verde a 1000 metri di altitudine, si trova proprio di fronte alla storica abbazia. Le sue origini risalgono alla metà del 1.600, quando fu costruita la foresteria per ospitare i tanti visitatori che si recavano da queste parti in pellegrinaggio.
Dopo varie vicissitudini è stato completamente rinnovato, con ampi spazi comuni finemente arredati, circondato da piante secolari come la magnifica sequoia che si trova all’interno del nostro giardino, oggi è un luogo di pace e tranquillità dove trascorrere le proprie vacanze in tutte le stagioni e sosta perfetta per tutti i viandanti.
Le 63 camere sono suddivise in varie tipologie, per venire incontro alle varie esigenze della clientela, si va da quelle più sobrie ed essenziali a quelle finemente arredate e personalizzate negli arredi , tutte però garantiscono il massimo livello di confort, con bagno interno e doccia, tv a schermo piatto, frigo bar e cassaforte. Il ristorante, aperto anche ai non alloggiati, con cucina tipica del territorio e materie prime selezionate.
Gli ospiti possono scegliere il trattamento più adatto alle loro esigenze: dal pernottamento e prima colazione alla mezza pensione oppure pensione completa. L’hotel è aperto tutto l’anno.
Grazie per la gentile collaborazione e restiamo a disposizione per eventuali informazioni aggiuntive.